Villa De Mari

 

Appena fuori dalle mura, Carlo I de Mari, nell’ultimo quarto del Seicento, fece erigere la sua villa extramoenia, circondata da un grande giardino.

L’ingresso, collocato in asse con l’edificio principale, è costituito da una monumentale porta in tufo. La facciata, su due ordini tripartiti, presenta al piano terra tre archi porticati e al primo piano tre finestre timpanate racchiuse da otto balaustre. Sul coronamento del timpano una iscrizione ricorda il committente: Carolus de Mari – Princeps – Erixit. All’interno del porticato una fontana barocca a forma di ninfeo, nella sua costruzione, riporta le effigi dei principi: le due aquile richiamano l’arma dei Doria (Geronima Doria era infatti la moglie di Carlo) e lo stemma del casato de Mari sormontato dalla corona principesca a tre punte. Sulla volta della campata centrale un affresco propone il mito di Fetonte alla guida del carro del Sole.

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