Massimiliano Pietroforte

Massimiliano Pietroforte.

Nato ad Acquaviva delle Fonti il 22 settembre 1994, vive a Roma, è laureato in Lettere Moderne e ha già pubblicato una raccolta di poesie, "Carta stropicciata". A gennaio del 2018 ha pubblicato "Il Ponte delle mute risposte", presentato martedì 3 aprile 2018 nella Sala Anagrafe del Comune di Acquaviva delle Fonti.

Dal romanzo è tratto il brano seguente:   

29 agosto 2001

Vorrei fare l'albero di Natale con te e perdere tanto di quel tempo da finirlo a marzo, vorrei perdere qualche mese per trovare quello giusto, non troppo verde o troppo alto, basso, stretto, largo; un albero un po' verde, un po' alto, ma un po' più alto di te.

Voglio impiegare almeno 37 giorni per le palle di Natale, gli angioletti e le stelline da attaccare perché a me piacciono i dettagli e deve essere perfetto.

Voglio spendere almeno due settimane per le luci, verdi e rosse e forse anche gialle tutte intorno all'albero che mi devono dar fastidio gli occhi e poi voglio mettermi con la testa sul tappetto a fissare la confusione e i ritmi strani delle luci, non voglio quelle luci che cantano che mi fanno rabbrividire sin da quando sono piccolo.

Quindi a novembre compro la stella cometa da mettere in cima e sappi che ci vorranno almeno 17 ore per trovarla e lo sai che non è facile; dopo tutto questo potremo mettere tutto in salotto e aprire i vari scatoloni.

Tu aprirai tutto insieme e farai un casino tremendo e si attaccheranno le stelline alle luci e io un po’ ti dirò di aprire una cosa alla volta e poi impiegherò tutto il tempo a sistemare e dividere le cose.

Comunque nei mesi che ci metteremo a fare l'albero voglio la cioccolata calda perché quest'albero diamine è uno stress quindi perderemo molto tempo buttati sul divano e vedremo l'albero da tutte le posizioni anche a testa in giù con i piedi sullo schienale per vedere come è più bello.

So già che faremo la lotta per chi deve mettere la stella in cima e so anche che alla fine la metterai tu mentre sono distratto e anche quest'anno avremo fatto un albero futurista, un po' storto, un po' alto ma anche un po' bello con le luci solo in basso perché in alto non ci va e le varie cose appese solo dal lato che vediamo quando siamo sul divano.

Un albero verde, rosso e forse un po’ giallo e forse questo non sarà un Natale in bianco e nero.

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